Archeologia svizzera nel Mediterraneo occidentale, 2018
Introduzione
Programma
Biografie
L’Istituto Svizzero ospita per la terza volta i dipartimenti di archeologia delle UniversitĂ svizzere offrendo una piattaforma di lavoro e discussione volta a dare maggiore visibilitĂ alla ricerca archeologica svizzera nel Mediterraneo.
I primi due incontri hanno dato l’opportunitĂ di presentare i progetti di ricerca di giovani ricercatori; il terzo incontro è invece dedicato ai progetti istituzionali. I partecipanti includono i professori d’archeologia classica delle UniversitĂ di Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Neuchâtel e Zurigo.
Il programma comprende workshop interni (8 febbraio), una tavola rotonda aperta al pubblico e una conferenza serale a cura del Prof. Martin A. Guggisberg, professore d’archeologia classica all’UniversitĂ di Basilea (7 febbraio).
Martin Guggisberg
Martin Guggisberg è professore di archeologia classica allâUniversitĂ di Basilea. Le sue ricerche si concentrano sulla Grecia arcaica, lâetĂ del ferro e l’epoca coloniale in Italia, gli scambi culturali nelle zone di contatto del Mediterraneo, lâarte celtica e la tarda antichitĂ . Dal 2009 dirige gli scavi dellâUniversitĂ di Basilea nella necropoli di Macchiabate a Francavilla Marittima in Calabria.
Lorenz E. Baumer
Lorenz E. Baumer è professore ordinario di Archeologia Classica all’UniversitĂ di Ginevra. LâunitĂ di archeologia classica sta realizzando diversi progetti di ricerca e di scavo in Calabria, Sicilia, Albania e in Grecia e propone regolarmente esposizioni temporanee alla sua Collezione di gessi. Il progetto presentato è sviluppato in collaborazione con lâUniversitĂ di Renmin, Pechino.
HĂŠdi Dridi
Titolare della cattedra di archeologia del Mediterraneo antico allâUniversitĂ di Neuchâtel, Hedi Dridi è uno specialista in archeologia punica. Il suo lavoro si concentra in particolare sulla circolazione di persone, beni e idee nel Mediterraneo preromano. Conduce anche ricerche sulla storia e l’archeologia del Nord Africa.
Michel E. FuchsÂ
Michael E. Fuchs è professore associato in archeologia delle province romane, Facoltà di Lettere, Università di Losanna, direttore del progetto Derecik (2007-2014), collabora al programma Lambèse (2015-) ed è esperto di pitture murali e graffiti antichi a Pompei, Smirne e in Tunisia.
Elena Mango
Elena Mango è professore ordinario di Archeologia del Mediterraneo presso l’UniversitĂ di Berna e direttrice dell’Antikensammlung dell’UniversitĂ . Dirige i progetti di ricerca sul terreno nella colonia greca di Himera, Piano del Tamburino.
Karl Reber
Karl Reber è titolare della cattedra dâarcheologia classica allâUniversitĂ di Losanna e direttore della Scuola svizzera dâarcheologia in Grecia. à responsabile degli scavi svizzeri a Eretria e Amarynthos.
Christoph Reusser
Christoph Reusser è professore ordinario di Archeologia Classica presso l’UniversitĂ di Zurigo e direttore della Collezione Archeologica. Dirige i progetti di ricerca e scavo sul Monte Iato in Sicilia e nell’abitato etrusco di Spina (Ferrara).
Programma
Dalle H14:00
Tavola rotonda: Progetti di ricerca d’archeologia classica nel Mediterraneo delle UniversitĂ svizzere
H14:00
Benvenuto, Adrian Brändli (Responsabile scientifico, Istituto Svizzero)
H14:15-14:45
Prof. Christoph Reusser, UniversitĂ di Zurigo:Â I progetti di ricerca dell’Istituto di Archeologia dell’UniversitĂ di Zurigo
H14:45-15:15
Prof. Elena Mango, UniversitĂ di Berna: Il progetto di ricerca dell’UniversitĂ di Berna nella colonia greca di Himera, Sicilia
H15:15-15:45
Prof. Karl Reber, UniversitĂ di Losanna:Â Progetti di ricerca correnti della Scuola svizzera di archeologia in GreciaÂ
H15:45-16:15
Pausa caffè
H16:15-16:45
Prof. Michel E. Fuchs, Università di Losanna, Il progetto Derecik: I risultati e le difficoltà di una missione archeologica svizzera nella provincia di Bursa in Turchia e Il programma Lambèse: un progetto in collaborazione di uno studio urbanistico della città antica sotto la direzione di Aïcha Malek, ricercatore al CNRS, Parigi, e Prof. Youcef Aibeche, Università di Setif, Algeria
H16:45-17:15
Prof. HĂŠdi Dridi, UniversitĂ di Neuchâtel e Dr. Lorenza Ilia Manfredi, prima ricercatrice, ISMAâCNR, Roma: Il massiccio dell’atlante tra il sahara e il mediterraneo: risorse, percorsi e antichi insediamenti
H17:15-17:45
Prof. Lorenz E. Baumer, UniversitĂ di Ginevra:Â Lâimpero romano e la Cina â testimonianze archeologiche di contatti mercantili a lunga distanza
H17:45-18:00
Conclusioni
H19:00
Conferenza del Prof. Martin A. Guggisberg, UniversitĂ di Basilea
Contatto, scambio, resistenza: La necropoli indigena di Macchiabate a Francavilla Marittima e lâarrivo dei primi Greci in Sibaritide
Situato sul golfo di Taranto, lâabitato indigeno di Francavilla Marittima fungeva da importante tappa e punto di riferimento per i marinai, i commercianti e i coloni che nellâambito dellâespansione greca e fenicia dellâVIII secolo a. C. esploravano le coste dellâItalia meridionale. Grazie alla ricca documentazione archeologica il sito rivela in modo esemplare il processo dâincontro tra i primi migranti provenienti dal bacino del Mediterraneo orientale e la popolazione indigena, interrotto bruscamente dalla fondazione della colonia greca di Sibari, avvenuta intorno al 720 a. C. a pochi chilometri di distanza da Francavilla Marittima. Gli scavi dellâUniversitĂ di Basilea nella necropoli di Macchiabate hanno permesso di fare luce su una pluralitĂ di reazioni individuali allâincontro con la cultura allotria, che spaziano da una resistenza volutamente legata alla tradizione locale fino a unâappropriazione âavveniristicaâ dei nuovi modi di vita culturale.