Andare a Roma. La cultura monastica del viaggio nell’età moderna
Intro
Program
Roma rappresenta anche in età moderna una delle principali mete dei viaggi di monaci residenti a nord delle Alpi, per i quali la città dei papi non è solo il luogo dove pregare sulle tombe degli Apostoli, ma anche uno straordinario centro di potere e di formazione intellettuale. Oltre a motivi di ordine religioso, a spingerli a viaggiare sono delicate questioni legali, che richiedevano la frequentazione della curia, ma anche l’acquisizione di competenze teologiche, filosofiche e giuristiche presso l’università La Sapienza. I contatti con l’ambiente curiale avvenivano attraverso agenti che tenevano gli abati al corrente delle ultime novità da Roma. Essi erano figure di riferimento per i monaci inviati in Italia, che per un anno (e talvolta anche di più) risiedevano nella capitale del mondo cattolico. Ottenere il titolo di dottore nei due diritti (civile e canonico) non richiedeva apparentemente molto. Ciò lasciava loro la possibilità di coltivare contatti con personalità della curia romana, ma anche di compiere esperienze culturali di vario genere: visitare Tivoli, Subiaco e Montecassino, il golfo di Napoli con i suoi fenomeni vulcanici; apprendere la lingua italiana e uno strumento musicale; più in generale, dedicarsi alla conoscenza del «buon gusto».
Nell’autunno del 2014, presso il monastero benedettino di Einsiedeln (Svizzera), si è tenuto un primo colloquio sulla mobiltà monastica nel medioevo, organizzato dell’Archivio dell’abbazia di San Gallo. Oggi, nove relatori di diversi ambiti disciplinari (storia, filologia, storia della musica e dell’arte, scienze culturali), provenienti da Svizzera, Italia, Germania, Francia e Austria, presentano in questa giornata di studio i risultati di indagini sul tema della cultura monastica del viaggio in Italia nella prima età moderna, offrendo una lettura interdisciplinare di fonti come guide, testamenti, documenti, lettere, diari e di spese di viaggio.
Organizzato da Stiftsarchiv St. Gallen e Istituto Svizzero di Roma.
Programma
20.10.2016
Presentazione del libro Itinera Italica II
H17:00
Il viaggio in Italia di due monaci di San Gallo nell’anno del giubileo del 1700
un film di Andreas Baumberger
H18:00
Itinera Italica II.
Diari romani dal monastero di San Gallo
ed. Peter Erhart/Luigi Collarile, Stiftsarchiv St.Gallen, Folio Verlag
Intervengono
Joëlle Comé, Direttrice dell’Istituto Svizzero di Roma
Martin Klöti, Presidente del Governo del Canton San Gallo
Fabio Pierangeli, Professore presso l’Università di Roma 2 “Tor Vergata”
21.10.2016
Giornata di studi
Andare a Roma – La cultura monastica del viaggio in epoca moderna
H09:30-13:00
Presiede: Paolo Cherubini, Archivio Segreto Vaticano
Saluti
Philippe B. Sormani, Istituto Svizzero di Roma
Alla scoperta delle meraviglie di Roma
Renata Ago, Università La Sapienza, Roma
Die lateinischen Drucke der ’indulgentiae ecclesiarum urbis romae‘ (1475-1550) – monastische Reiselektüre nördlich der Alpen?
Nine Miedema, Universität des Saarlandes
Monastische Mobilität im Zeitalter der Grand Tour
Peter Erhart, Stiftsarchiv St.Gallen
Mönche und Pilgerfahrt
Jakob Kuratli Hüeblin, Stiftsarchiv St. Gallen
Les mauristes en Italie, entre pèlerinage monastique et transmission des savoirs érudits
Daniel-Odon Hurel, CNRS, Paris
H15:00-18:00
Presiede: Alexander Koller, Deutsches Historisches Institut in Rom
Das Bild der Gesellschaft Jesu in den Reiseberichten der Mönche von Sankt Gallen
Paul Oberholzer, Università Gregoriana, Roma
Il suono dell’Italia nei diari di viaggio dei benedettini svizzeri
Luigi Collarile, Stiftsarchiv St. Gallen/Università Ca’ Foscari, Venezia
Zwei Mönche auf Mission für das von Krisen erschütterte Salzburg: eine Romreise als traditionelle Inspirationsquelle für Kunst und Kultur?
Ingonda Hannesschläger, Universität Salzburg
Religiosen aus dem Norden am Golf von Neapel
Dieter Richter, Universität Bremen
Discussione finale