18.09.2025—19.09.2025

Heritage infrastructures

Architettura, Storia, Workshop, Roma/Online

18.09.2025 H14:30-20:00
19.09.2025 H09:30-16:00

Dates
18.09.2025
19.09.2025
Location
Roma/Online
Category
Architettura, Storia, Workshop
Information

18.09.2025 H14:30-20:00
19.09.2025 H09:30-16:00

Heritage infrastructures: materialities, flows and exchanges

Registrazione qui per partecipare il 18.09.2025
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Per seguire online il 18.09.2025
Per seguire online il 19.09.2025

Organizzato in collaborazione con EPFL Heritage, Anthropology and Technologies Research Group e University of Geneva Heritage Lab

L’evento si terrà in inglese.

Le infrastrutture, sia in senso materiale che immateriale, influenzano sempre più l’espressione e la natura del patrimonio. Dalle nuove tecniche o la rivitalizzazione di edifici tradizionali ai percorsi turistici e ai centri visitatori, le trasformazioni materiali, i flussi e gli scambi nel rifacimento (non) pianificato del patrimonio sono spesso ben visibili. Tuttavia, la dimensione infrastrutturale del patrimonio è, si potrebbe sostenere, ancora più ampia: dalle nuove forme di digitalizzazione, alle tecniche di sostenibilità e alla burocratizzazione, fino ai cambiamenti politici, alle pratiche di investimento e ai nuovi attori che modellano le pratiche patrimoniali e i loro impatti sociali. Il workshop offre uno spazio per ripensare le relazioni tra patrimonio e infrastruttura/e su scala internazionale e locale.

PROGRAMMA: 

18.09.2025 H14:30-20:00

H14:30 Saluti di benvenuto e introduzione all’Istituto Svizzero
Ilyas Azouzi, Head of Science, Research, and Innovation

H14:45-15:00 Giro introduttivo dellə partecipantə

H15:00-15:30 Theoretical perspectives and questioning heritage infrastructures, Peter Bille Larsen (Università di Ginevra) e Florence Graezer Bideau (EPFL)

H15:30-16:00 A network approach to the digitisation of archives and interdisciplinary research: Examining heritage infrastructures at the CDHM, Lauren Riggs e Sohnee Harshey (Ginevra Graduate Institute)

H16:00-16:30 AI as New Infrastructure in Heritage Management: HeritageWatch.AI, Yves Ubelmann (HeritageWatch:AI) e Ben Gitai (LAND, EPFL)(su Zoom)

H16:30-17:00 Digital Infrastructures of Urban Heritage: Informal Recognition and Memory Practices in Tehran, Neda Shafeie (Università di Ginevra)

H17:00-17:30 Pashto Cassette Culture and the Digital Turn: Informal Media Networks and Cultural Marginalization in Pakistan, Ashraf Kakar (Ricercatore indipendente, Pakistan) (su Zoom)

H17:30-18:30 Pausa

H18:30-19:30 The hidden heritage of infrastructure and the infrastructure of hidden heritage? A roundtable and book launch of the new “Heritage Insights” volume. Moderatorə: Florence Graezer Bideau, Peter Larsen, Ilyas Azouzi (Istituto Svizzero), Alia Bengana (Villa Medici), Isabella Pezzini (Sapienza, Università di Roma)

H19:30 Aperitivo


19.09.2025 H09:30-16:00

H09:00-09:30 Sepik River Men’s Houses: an endangered heritage? Nicolas Garnier (Divine Word University, Madang, Papua New Guinea) (su Zoom)

H09:30-10:00 Emerging support structures for dry stone walling as intangible cultural heritage in Switzerland, Geoffrey Gowlland (Università di Ginevra)

H10:00-10:30 Towards an ‘active’ protection of historic settlements: Restoring traditional craftsmanship as an immaterial heritage infrastructure, Reda Berrada e Vasileios Chanis (LAPIS, EPFL)

H10:30-11:00 Towards an Immaterial Infrastructure of Heritage: Vernacular Techniques, Regenerative Materials, and Local Resource, Alia Bengana (HEIA Fribourg Switzerland & EAV&T Paris-Est, Villa Medici Fellow 2025–2026)

H11:00-11:30 Pluriversal infrastructures: Approaching the intersections of technology, society, and heritage cosmopolitics from the archaeology of the contemporary past, Francesco Orlandi (Università di Macerata)

H11:30-12:00 How to take care of buildings that care of us? The case of state-built infrastructures for mineral spring baths in Greece, Lydia Xynogala (postdoctral fellow e lecturer, Accademia di Architettura Mendrisio //Karlsruhe University of Arts and Design, HfG Art Research and Media Philosophy)

H12:30-14:30 Pausa

H14:30-15:00 Higher education infrastructure as heritage: A study of the Ankatso University Campus (Antananarivo, Madagascar), Alice Weil (EHESS, Laboratorio LAS, Collège de France) e Quentin Clémence (Università Gustave Eiffel, Laboratory IPRAUS)

H15:00-15:30 The return of monuments. New materialities of heritage, Elieth Eyebiyi (Laboratorio di studi e ricerche sulle dinamiche sociali e sullo sviluppo locale, LASDEL) (su Zoom)

H15:30-16:00 Discussione generale e osservazioni finali, Peter Bille Larsen e Florence Graezer Bideau

Biografie:

Isabella Pezzini, già professoressa di Filosofia e Teoria dei Linguaggi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma, ha studiato a Bologna e a Parigi con Umberto Eco. Insegna Semiotica, dirige il LARS (Laboratorio Romano di Semiotica) ed è presidente di FeDroS (Federazione Romana di Semiotica). Si è occupata di identità e memoria culturale in libri e saggi dedicati a musei, città e rappresentazioni mediali (In media(s) res, 2025; Dallo spazio alla città. Lettura e fondamenti di semiotica urbana, con R. Finocchi, 2020; Roma in divenire fra identità e conflitti, 2016; Semiotica dei nuovi musei, 2011).

Alia Bengana è un’architetta, docente e scrittrice franco-algerina che da quasi 15 anni si dedica ai materiali sostenibili, in particolare terra cruda e fibre naturali. Affianca la pratica professionale all’insegnamento presso EPFL Losanna, HEIA Friburgo e EAV&T Paris-Est. È coautrice di Concrete, the End of an Era? (Heidi.news), successivamente adattato nel romanzo grafico Concrete: An Investigation in Quicksand (Presses de la Cité), che esplora in modo critico e giocoso la nostra dipendenza dal cemento e propone alternative sostenibili. Collaboratrice abituale della rivista svizzera di architettura Tracés, sarà fellow presso Villa Medici a Roma nel 2025–2026, dove svilupperà un progetto editoriale sul dettaglio architettonico e la semplificazione delle pratiche costruttive, con uno sguardo rivolto alla dimensione locale, ai materiali naturali e alla temporalità.

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