«Con le ghirlande d’onorati versi»
H14:00-16:00
Piazza Sant’Agostino 8
Serie “I Pomeriggi”
H14:00-16:00
Piazza Sant’Agostino 8
Serie “I Pomeriggi”
«Con le ghirlande d’onorati versi». L’archivio e la biblioteca dell’Arcadia
Ingresso gratuito, registrazione qui
L’incontro è parte della serie I Pomeriggi dedicata ai Fellows.
A cura di Alessandro Pecoraro (Fellow Roma Calling / Letteratura)
L’evento si terrà in Italiano presso la Biblioteca Angelica, Piazza Sant’Agostino 8, Roma.
In questa occasione si offrirà la possibilità di scoprire le vicende dell’Accademia dell’Arcadia, affascinanti e talvolta anche divertenti, grazie alla guida di Maurizio Campanelli, custode dell’accademia.
Il 5 ottobre 1690 uno stuolo di quattordici giovani letterati provenienti dalle più diverse parti d’Italia si riunì nei giardini di San Pietro in Montorio per fondare un’accademia che, forse unica allora in Europa, si sarebbe regolata secondo le leggi di una repubblica. Al suo interno ogni membro sarebbe stato un «pastore» o una «pastorella», senza tener conto della sua effettiva posizione sociale, fosse pure un cardinale, un principe, un sovrano.
Come quelli rappresentati da una secolare consuetudine letteraria e artistica, anche questi pastori e pastorelle si sarebbero dedicati a comporre, principalmente, versi, fingendo di svolgere questa attività nella regione che tradizionalmente si associava a tale immaginario bucolico, l’Arcadia.
Quell’istituzione nata al tramonto del XVII secolo, subito celebrata da una poesia di Alessandro Guidi (da cui prende spunto il nostro titolo) e di lì a poco protagonista indiscussa della promozione di un nuovo gusto e di una nuova cultura, esiste ancora oggi, nonostante la sua storia travagliata.
Durante l’incontro, che si svolgerà presso la Biblioteca Angelica – la splendida sede che oggi conserva la Biblioteca e l’Archivio dell’Arcadia – verranno illustrati manoscritti e altri materiali prodotti dagli arcadi nel corso della loro lunga storia.
Maurizio Campanelli è professore ordinario di Filologia Italiana presso la Sapienza Università di Roma e Custode dell’Accademia dell’Arcadia con il nome di Agesia Beleminio. La sua vasta attività scientifica ha prediletto la storia della filologia e la tradizione di testi letterari del Medioevo, dell’Umanesimo – Anonimo Romano, Valla, Perotti, Calderini, Poliziano, incunaboli dei classici latini in Italia – e del Sei e Settecento, con particolare riguardo all’ambito arcadico e alla sua produzione latina (senza lesinare escursioni in altri periodi: Della Casa, Parini, Casti, Martellotti, oltre a vari contributi sulla fortuna di Orazio, anche fuori d’Italia, e al censimento delle fonti per la storia medievale). È stato visiting fellow di Harvard (Villa I Tatti), della Caledonian Research Foundation e Royal Society di Edimburgo, dell’Università di Sidney, della Newberry Library di Chicago, della John Hopkins University di Baltimora. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali e diretto il progetto Linking Evidence. A Digital Approach to Medieval and Early Renaissance Rome. Tra i suoi lavori più recenti si annoverano il libro «Eja age dic satyram». La musa pedestre nel Bosco Parrasio (2021), I testi statutari del Commune d’Arcadia (con E. Appetecchi, C. Di Bari, A. Giacopini e M. Sassi, 2021), Scienza e poesia scientifica in Arcadia (con E. Appetecchi, A. Ottaviani, P. Petteruti Pellegrino, 2022), pubblicati dall’Accademia dell’Arcadia.
Alessandro Pecoraro (1988) è chargé de cours presso l’Università di Friburgo. Si occupa prevalentemente di letteratura italiana tra il Settecento e l’Ottocento. Ha studiato a Firenze, dove ha conseguito un dottorato internazionale (Firenze-Parigi-Bonn) in Filologia, letteratura italiana e linguistica. Presso l’Università di Friburgo è stato ricercatore post-doc e poi ricercatore senior del progetto Ugo Foscolo, Epistolario (1825-1827), scritto con il prof. Paolo Borsa (che ne è stato il direttore) e finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica. Il volume frutto di questo lavoro costituirà il decimo e ultimo tomo dell’Epistolario nell’Edizione Nazionale delle Opere dello scrittore. La ricerca di Pecoraro presso l’Istituto Svizzero di Roma è dedicata all’attività del collezionista, studioso e funzionario del Ministero degli Esteri Domenico Bianchini (1835-1919) e ai legami tra collezionismo, studi letterari e politica estera italiana dall’Unità al principio del XX secolo.
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Photo by Maurizio Campanelli