09.12.2025

A temporary history

Proiezione, Talk, Via Liguria 20, Roma

H18:00-20:30

Dates
09.12.2025
Location
Via Liguria 20, Roma
Category
Proiezione, Talk
Information

H18:00-20:30

INGRESSO LIBERO, REGISTRAZIONE QUI


A temporary history
Proiezione del film e tavola rotonda sul ruolo e il futuro dell’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East)

La serata si aprirà con la proiezione di UNRWA, 75 ans d’une histoire provisoire, un documentario svizzero che esplora la complessa storia dell’Agenzia. Alla presenza dellə registə e di una rappresentante dell’UNRWA, la discussione esaminerà il presente e il futuro della crisi dellə rifugiati più lunga e irrisolta al mondo, con un focus sul ruolo essenziale dell’Agenzia e sui servizi critici che essa fornisce a milioni di rifugiatə palestinesə nella regione.

Con: Lyana Saleh e Nicolas Wadimoff (Registə), Tamara Alrifai (Director of External Relations and Communications, UNRWA), Lorenzo Marsili (Direttore, Berggruen Institute)
Moderazione: Azzurra Meringolo (Radio Rai)


PROGRAMMA:

H18:00 – Screening del film UNRWA, 75 ans d’une histoire provisoire, 70′

H19:30
– Tavola Rotonda e Q&A con lə registə Nicolas Wadimoff (In presenza), Lyana Saleh (Online), Tamara Alrifai (Direttrice delle Relazioni Esterne e Comunicazione, UNRWA) e Lorenzo Marsili (Direttore, Berggruen Institute). Moderazione: Azzurra Meringolo (Radio Rai).

UNRWA : 75 ANS D’UNE HISTOIRE PROVISOIRE
2025, 70’, V.O con sottotitoli in inglese

Creata nel 1949 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) è stata istituita per rispondere ai bisogni essenziali dellə rifugiatə palestinesi: salute, istruzione, aiuti umanitari e servizi sociali. Originariamente concepita come una struttura temporanea, l’Agenzia è tuttavia sopravvissuta per 75 anni, attraversando guerre e crisi successive e radicandosi profondamente nel tessuto sociale della vita palestinese.
Nel corso dei decenni, l’UNRWA è diventata un pilastro indispensabile per milioni di rifugiatə palestinesi, contribuendo non solo alla loro sussistenza, ma anche alla preservazione della loro identità. Tuttavia, l’Agenzia affronta molteplici pressioni e critiche: c’è chi ritiene che rafforzi una condizione di rifugiato prolungata; altri avanzano accuse più gravi; mentre moltə ritengono che sia soprattutto ostacolata da disinformazione e da dibattiti sul diritto internazionale.
Dopo il 7 ottobre, l’UNRWA sta affrontando la crisi più grave della sua storia, al punto che la prospettiva della sua stessa scomparsa appare sempre più concreta. Quali sarebbero le conseguenze per il popolo palestinese se l’Agenzia cessasse le proprie attività? Questo documentario offre una prospettiva incrociata di espertə, storichə e persone direttamente coinvolte, per fare luce sulla storia e sul futuro di un’istituzione il cui destino rimane intimamente legato a quello dellə rifugiatə palestinesi.


Lyana Saleh è giornalista, regista e cronista culturale per France 24. Il suo primo cortometraggio, A Ball and a Coloring Box (2004), ha vinto il premio per il Miglior Film Studentesco al New York International Independent Film Festival. Dopo essersi trasferita in Francia nel 2005, ha iniziato la sua carriera giornalistica a Radio Monte Carlo Doualiya (la sezione araba di RFI) prima di entrare a France 24 nel 2009. Tra il 2010 e il 2015, Lyana Saleh ha realizzato diversi reportage, in particolare in Libia, Palestina, Giordania, Iran e Cuba. Ha inoltre co-prodotto e co-diretto numerosi documentari, tra cui Un comédien dans une tragédie syrienne (2019) e Notre mémoire nous appartient (2020) del regista siriano Rami Farah — quest’ultimo premiato con l’Human Rights Dox Award al Dokufest 2021 e con il Film Prize Leipziger Ring al DOK Leipzig 2021.
Ha inoltre co-diretto Palestine: état second con James André, così come Rebelle de Raqqa con Claire Billet per France 24. Quest’ultimo documentario ha vinto il Grand Prix al FIGRA nel 2015 e il Premio del Pubblico al festival PriMed di Marsiglia.

Nicolas Wadimoff (n. 1964, Ginevra) è regista e produttore cinematografico. Dopo aver studiato cinema a Montreal, ha esordito con Le Bol (1991, Locarno) e ha diretto il premiato documentario Les Gants d’Or d’Akka (1992). Il suo lungometraggio di finzione Clandestins (1997) ha vinto numerosi premi internazionali e ha partecipato a festival come Cannes, Venezia, Berlino e Toronto. Fondatore di Akka Films (2003), tra le sue opere più importanti: Aisheen in Gaza (2010, Berlinale), Opération Libertad(2012, Directors’ Fortnight, Cannes), Spartiates (2015, Prix de Soleure), Jean Ziegler, l’optimisme de la volonté (2016, Locarno) e L’Apollon de Gaza (2018, Critics’ Week, Locarno). Dal 2019 al 2023 ha diretto il Dipartimento Cinema di HEAD–Ginevra. Attualmente sta preparando un nuovo lungometraggio a Marsiglia, continuando a produrre progetti a cui tiene personalmente.

Tamara Alrifai è la Direttrice delle Relazioni Esterne e della Comunicazione presso l’UNRWA. Esperta di sensibilizzazione e advocacy nei settori dell’azione umanitaria e dei diritti umani, ha ricoperto ruoli in contesti di conflitto e post-conflitto, nonché in capitali diplomatiche come Ginevra e New York, lavorando con le Nazioni Unite, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e Human Rights Watch. Alrifai collabora come autrice per i media ed è regolarmente ospite di testate regionali e internazionali per commentare temi legati all’umanitario e ai diritti umani.

Lorenzo Marsili è un filosofo e scrittore attivista. Fondatore di diverse imprese sociali, tra cui l’ONG transnazionale European Alternatives e l’istituzione culturale Fondazione Studio Rizoma, la sua ricerca e attività politica si concentrano sulla definizione e promozione di futuri oltre lo Stato-nazione. Relatore abituale e commentatore per media internazionali, è stato fondatore e direttore della rivista indipendente Naked Punch Review a Londra e Pechino. Ha conseguito lauree in filosofia e sinologia presso l’University of London, e i suoi libri includono Il Terzo Spazio (Laterza, 2017), Citizens of Nowhere (Zed Books, 2018), La tua patria è il mondo intero (Laterza, 2019) e Planetary Politics (Polity Press, 2020). Occasionalmente scrive anche opere teatrali. Vive tra Venezia, Berlino e Palermo.

Azzurra Meringolo è inviata presso la redazione esteri del Giornale Radio Rai, dove si occupa soprattutto di questioni mediorientali. E’ stata caporedattrice di AffarInternazionali. Dottore di ricerca in relazioni internazionali, è docente a contratto di Media Arabi all’Università Roma 3 e al Master di giornalismo dell’Università di Bologna. In passato, ha collaborato con testate nazionali e internazionali e diretto la rivista Arab Media Report. E’ stata conduttrice di Radio 3 Mondo (Rai3). La sua tesi di dottorato sull’antiamericanismo egiziano si è aggiudicata il premio Maria Grazia Cutuli. Nel 2013 ha vinto il premio di scrittura Indro Montanelli con I ragazzi di piazza Tahrir. Il suo audio documentario “Aiutatemi! Sono una bambina, mi stanno sparando.” L’ultima telefonata di Hind Rajab da Gaza” si è aggiudicato il Premio Luchetta, il Global Media Peace Award presso l’università di Montreal e il Peace Audio Category assegnato dall’Asian- Pacific Broadcasting Union.
E’ autrice anche di podcast per Rai Play Sound. L’ultimo è “Le loro prigioni. Voci e cronache in presa diretta dalle carceri del Mediterraneo. E’ tra le fondatrice di WIIS (Women in International security) Italy.

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