A temporary story
H18:00-20:30
H18:00-20:30
INGRESSO LIBERO, REGISTRAZIONE QUI
A temporary story
Proiezione del film e tavola rotonda sul ruolo e il futuro dell’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East)
La serata si aprirà con la proiezione di UNRWA, 75 ans d’une histoire provisoire, un documentario svizzero che esplora la complessa storia dell’Agenzia. Alla presenza dellə registə e di una rappresentante dell’UNRWA, la discussione esaminerà il presente e il futuro della crisi dellə rifugiati più lunga e irrisolta al mondo, con un focus sul ruolo essenziale dell’Agenzia e sui servizi critici che essa fornisce a milioni di rifugiatə palestinesə nella regione.
Con: Lyana Saleh e Nicolas Wadimoff (Registə), Tamara Alrifai (Director of External Relations and Communications, UNRWA), Lorenzo Marsili (Direttore, Berggruen Institute)
Moderazione: Azzurra Meringolo (Radio Rai)

UNRWA : 75 ANS D’UNE HISTOIRE PROVISOIRE
2025, 70’, V.O con sottotitoli in inglese
Creata nel 1949 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) aveva l’obiettivo di rispondere ai bisogni essenziali dellə rifugiatə palestinesi: salute, istruzione, aiuto umanitario e servizi sociali. Concepite inizialmente come una struttura temporanea, l’agenzia dura tuttavia da 75 anni, attraversando guerre e crisi successive e radicandosi profondamente nella vita sociale dellə Palestinesi.
Nel corso dei decenni, l’UNRWA è diventata un pilastro imprescindibile per milioni di rifugiatə palestinesi, contribuendo non solo alla loro sussistenza ma anche alla preservazione della loro identità. Tuttavia, l’agenzia deve affrontare molteplici pressioni e critiche. Accusata da alcuni di mantenere uno status di rifugiato “perenne”, è anche definita da altri come “terrorista”.
Dal 7 ottobre, l’UNRWA sta affrontando la più grande crisi della sua storia, al punto che si profila la possibilità della sua scomparsa totale. Quali sarebbero le conseguenze per il popolo palestinese se l’agenzia cessasse le sue attività? Questo documentario propone uno sguardo incrociato di espertə, storichə e testimoni internə al sistema per illuminare la storia e il futuro di un organismo il cui destino rimane legato a quello dellə rifugiatə palestinesi.
Lyana Saleh è giornalista, regista e cronista culturale per France 24. Il suo primo cortometraggio, A Ball and a Coloring Box (2004), ha vinto il premio per il Miglior Film Studentesco al New York International Independent Film Festival. Dopo essersi trasferita in Francia nel 2005, ha iniziato la sua carriera giornalistica a Radio Monte Carlo Doualiya (la sezione araba di RFI) prima di entrare a France 24 nel 2009. Tra il 2010 e il 2015, Lyana Saleh ha realizzato diversi reportage, in particolare in Libia, Palestina, Giordania, Iran e Cuba. Ha inoltre co-prodotto e co-diretto numerosi documentari, tra cui Un comédien dans une tragédie syrienne (2019) e Notre mémoire nous appartient (2020) del regista siriano Rami Farah — quest’ultimo premiato con l’Human Rights Dox Award al Dokufest 2021 e con il Film Prize Leipziger Ring al DOK Leipzig 2021.
Ha inoltre co-diretto Palestine: état second con James André, così come Rebelle de Raqqa con Claire Billet per France 24. Quest’ultimo documentario ha vinto il Grand Prix al FIGRA nel 2015 e il Premio del Pubblico al festival PriMed di Marsiglia.
Nicolas Wadimoff (n. 1964, Ginevra) è regista e produttore cinematografico. Dopo aver studiato cinema a Montreal, ha esordito con Le Bol (1991, Locarno) e ha diretto il premiato documentario Les Gants d’Or d’Akka (1992). Il suo lungometraggio di finzione Clandestins (1997) ha vinto numerosi premi internazionali e ha partecipato a festival come Cannes, Venezia, Berlino e Toronto. Fondatore di Akka Films (2003), tra le sue opere più importanti: Aisheen in Gaza (2010, Berlinale), Opération Libertad(2012, Directors’ Fortnight, Cannes), Spartiates (2015, Prix de Soleure), Jean Ziegler, l’optimisme de la volonté (2016, Locarno) e L’Apollon de Gaza (2018, Critics’ Week, Locarno). Dal 2019 al 2023 ha diretto il Dipartimento Cinema di HEAD–Ginevra. Attualmente sta preparando un nuovo lungometraggio a Marsiglia, continuando a produrre progetti a cui tiene personalmente.
Tamara Alrifai è la Direttrice delle Relazioni Esterne e della Comunicazione presso l’UNRWA. Esperta di sensibilizzazione e advocacy nei settori dell’azione umanitaria e dei diritti umani, ha ricoperto ruoli in contesti di conflitto e post-conflitto, nonché in capitali diplomatiche come Ginevra e New York, lavorando con le Nazioni Unite, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e Human Rights Watch. Alrifai collabora come autrice per i media ed è regolarmente ospite di testate regionali e internazionali per commentare temi legati all’umanitario e ai diritti umani.
Lorenzo Marsili è un filosofo e scrittore attivista. Fondatore di diverse imprese sociali, tra cui l’ONG transnazionale European Alternatives e l’istituzione culturale Fondazione Studio Rizoma, la sua ricerca e attività politica si concentrano sulla definizione e promozione di futuri oltre lo Stato-nazione. Relatore abituale e commentatore per media internazionali, è stato fondatore e direttore della rivista indipendente Naked Punch Review a Londra e Pechino. Ha conseguito lauree in filosofia e sinologia presso l’University of London, e i suoi libri includono Il Terzo Spazio (Laterza, 2017), Citizens of Nowhere (Zed Books, 2018), La tua patria è il mondo intero (Laterza, 2019) e Planetary Politics (Polity Press, 2020). Occasionalmente scrive anche opere teatrali. Vive tra Venezia, Berlino e Palermo.
Azzurra Meringolo è giornalista presso la redazione esteri del Giornale Radio Rai, dove si occupa soprattutto di questioni mediorientali. E’ stata caporedattrice di AffarInternazionali. Dottore di ricerca in relazioni internazionali, è docente a contratto di Media Arabi all’Università Roma 3. In passato, ha collaborato con testate nazionali e internazionali e diretto la rivista Arab Media Report. E’ stata conduttrice di Radio 3 Mondo (Rai3). Nel 2012 ha vinto il premio giornalistico Ivan Bonfanti e la sua tesi di dottorato sull’antiamericanismo egiziano si è aggiudicata il premio Maria Grazia Cutuli. Nel 2013 si è aggiudicata il premio di scrittura Indro Montanelli con I ragazzi di piazza Tahrir e nel 2014 il premio Franco Cuomo International Award per la sezione saggistica. E’ fondatrice e membro del comitato scientifico di WIIS (Women in International security) Italy e parte del German Marshall Fund Leadership Council.
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Palestine refugees initially displaced to Beach camp in Gaza board boats to Lebanon or Egypt during the 1948 war. © 1948 UNRWA Photo by Hrant Nakashian