30.05.2025

Agg vist nu rummore

Arte, Installazione, Sound, Via Liguria 20, Roma

H18:00
Serie “I Pomeriggi”

Dates
30.05.2025
Location
Via Liguria 20, Roma
Category
Arte, Installazione, Sound
Information

H18:00
Serie “I Pomeriggi”

Ingresso gratuito, registrazione qui

L’evento è parte della serie I Pomeriggi dedicata ai Fellows.
A cura di Ambra Viviani (Fellow Roma Calling / Arti Visive)

Agg vist nu rummore (Ho visto un rumore) è una sessione di ascolto che esplora forme di ambiguità, disallineamento e inganno nell’esperienza uditiva, concentrandosi sulla relazione tra percezione sonora e costruzione dell’immaginario. Attraverso pratiche come quelle dellə rumoristə e dellə doppiatorə, in cui il suono è prodotto per distaccarsi deliberatamente dalla sua fonte e sostituirsi ad altre azioni e figure, si mette in discussione la presunta trasparenza del linguaggio sonoro. Queste pratiche evidenziano lo scarto fra ciò che si ascolta e ciò che si suppone lo abbia originato.

In questo spazio di incertezza, chi ascolta è invitatə a ricostruire autonomamente scene, corpi e ambienti, attivando un processo immaginativo che è insieme soggettivo e condiviso. L’errore, l’equivoco e la sostituzione diventano elementi generativi di senso, aprendo a una possibile co-autorialità dell’ascolto. La sessione propone un percorso attraverso formati diversi, dal radiodramma alla pratica artistica contemporanea. Agg vist nu rummore interroga il potenziale sinestetico dell’ascolto e la sua capacità di sovvertire la gerarchia percettiva tra vedere e sentire.

La sessione d’ascolto include lavori di Janna Graham, Adriene Lilly, Diego Marcon, Federico Pozuelo e Tommaso Massimiliano Alfì, Ambra Viviani.

 

Janna Graham, To Slow Down Time, 2019
Musica: Sarah J. Ritch

Aurora Borealis sound recording: Stephen P. McCreevy

Ambra Viviani, Ho capito qualcosa ma lontano da tutto, 2025
Musica: Minne de Curtis
Sound design: Simone Costamagna

Foley: Enrico Roselli

Federico Pozuelo and Tommaso Massimiliano Alfì, Unreliable Object, 2023
Musica e Sound design: Tommaso Massimiliano Alfì

Voci: Francesca Flora, Emilio Mannari

Adriene Lilly, score to a mystery, 2022

Diego Marcon, ToonsTunes (Four Pathetic Movements), 2016, Traccia Audio
Durata: 10’2”

Janna Graham è una premiata produttrice radiofonica, artista multimediale e scrittrice canadese. I suoi documentari radiofonici sono stati trasmessi su CBC Radio 1, RTE Docs on One (Irlanda) e SWR 2 (Germania). Il suo lavoro audio, orientato all’impegno comunitario, ha preso la forma di trasmissioni radio pirata, installazioni site-specific, progetti di storia orale e percorsi sonori.

Adriene Lilly è un’artista del suono e della radio, sound designer, field recordist e ingegnera del suono. Il suo lavoro è spesso incentrato su fenomeni travolgenti come gli iperoggetti, l’horror vacui e le esperienze del dolore. Il suo progetto creativo più longevo è la serie The Blind Tourist, trasmessa in modo intermittente su WFMU. Altri lavori sono stati trasmessi su Constellations, Re:Sound di WBEZ, Radiophrenia, Lucia Festival ed Earlid. Gestisce anche Long Live the New Sound, una piattaforma in stile accesso pubblico dedicata all’audio sperimentale. Come produttrice e montatrice, collabora con clienti per creare podcast, trasmissioni e opere multimediali focalizzate sul suono. Tra i suoi crediti figurano progetti per WNYC, Vox Media, Apple Podcasts, Spotify e Audible, tra gli altri. Ha lavorato a serie pluripremiate come Finding Tamika (2022, Molten Heart & Audible) e Copper & Heat (2022).

Diego Marcon si concentra principalmente sulle immagini in movimento. La sua pratica indaga gli archetipi cinematografici attraverso un approccio che combina teoria e struttura con le attitudini sentimentali dei generi popolari. Le sue opere – che spaziano tra film, video e installazioni – utilizzano spesso strutture a loop per articolare un’esposizione emotiva che flirta con gli aspetti patetici dell’intrattenimento popolare, attirando al contempo l’attenzione sul mezzo stesso. Nell’opera di Marcon, empatia e vulnerabilità sono utilizzate con ambiguità intenzionale, in modo che il loro uso strumentale costituisca una moralità sfumata. Questa ambiguità è vista dall’artista come un’arma politica di resistenza.

Federico Pozuelo è un artista visivo che esplora la costruzione degli eventi storici, l’estetizzazione della violenza politica e la teatralizzazione delle narrazioni culturali attraverso il linguaggio cinematografico. Pozuelo ha conseguito una laurea in Belle Arti presso l’Universidad Complutense di Madrid (2014) e un Master in Filosofia Teorica presso l’UNED di Madrid (2023). I suoi progetti sono stati finanziati da enti come Artissima (Torino), CAM (Madrid), il Ministero della Cultura Spagnolo e Giulietta Basel (Basilea). Ha collaborato con istituzioni come W139 (Amsterdam), DeAppel (Amsterdam), PAV (Torino), Careof (Milano), Sala Amadís (Madrid), CASTRO (Roma), Cripta747 (Torino), Fondazione Pistoletto (Biella), tra le altre.
E
Tommaso Massimiliano Alfì
è un artista sonoro multidisciplinare che compone colonne sonore originali per film, video arte e lavora nel campo del sound design. I suoi progetti recenti applicano tecniche sperimentali nel cinema, nella musica popolare e nell’arte sonora. La sua pratica è fortemente influenzata dal suo progetto principale, MVRGN. Nel 2017 ha fondato Povera, una piattaforma dedicata alla cultura sonora sperimentale a Torino. La sua musica è stata pubblicata da Riforma (Berlino–Torino), Noods (Bristol), e Radio Sygma, tra gli altri.

Ambra Viviani è un’artista e ricercatrice. Ha conseguito un MFA presso l’Institut Kunst nel 2017 ed è attualmente dottoranda presso la Zurich University of the Arts e l’Università di Arte e Design di Linz, dove la sua ricerca si concentra sulla de/ricostruzione del discorso amoroso. Nel 2020 ha fondato Giulietta, uno spazio artist-run e progetto curatoriale, e dal 2022 cura la serie di mostre radiofoniche OTTERS HOLDING HANDS. Ha ricevuto borse di ricerca da enti come il Fondo di Patronato per Giovani Artisti Svizzeri (Basilea), IfCAR (Zurigo), SRKS/FSRC (Berna), la Albert Friedrich His-Stiftung (Basilea) e la Fiorucci Art Trust (Londra). Ha partecipato a residenze presso l’Istituto Svizzero di Roma (2024/25), Villa Clavel ad Augst (2024), CASTRO Projects a Roma (2022), JET LEG a Monaco (2022), Atelier Mondial a Hangzhou (2019), l’Akademie der Künste a Berlino (2018) e Tropical Lab a Singapore (2017). Il suo lavoro è stato presentato in Svizzera, Italia, Germania, Paesi Bassi, Romania, Cina e Singapore. Nella sua pratica transdisciplinare, costruisce ambienti narrativi in cui realtà percepita e finzione, così come i confini tra gli organi percettivi, si confondono e collassano l’uno nell’altro. Lavorando con modalità narrative alternative e non lineari, mette in scena incontri in cui il significato scivola, si moltiplica o si dissolve.