14.06.2019

Roma: Ideologia e Città

Architektur, Residenzen, Roma

H18:30
Entrata: Via Liguria 20

Introduzione

Biografie

Dates
14.06.2019
Location
Roma
Category
Architektur, Residenzen
Information

H18:30
Entrata: Via Liguria 20

I venerdì pomeriggio
I venerdì pomeriggio all’Istituto Svizzero sono dedicati ai nostri residenti. È un’occasione per il pubblico per conoscere in dettaglio i loro progetti ai quali stanno lavorando durante la residenza di quest’anno.

Roma: Ideologia e Città
In Il Disagio della Civiltà (1930) Sigmund Freud utilizzava Roma come metafora della struttura della mente umana. Nel famoso saggio, infatti, lo psicanalista spiegava come lo sviluppo della città eterna, fatto di successive sovrapposizioni nel tessuto urbano, illustra perfettamente il meccanismo con cui la psiche dell’uomo media la memoria del vissuto: conservando, integrando, e stratificando i ricordi, come nella creazione di un palinsesto.

L’ultimo venerdi pomeriggio del 2019 volge lo sguardo al ‘palinsesto urbano’ di Roma analizzando le intersezioni fra ideologia, spazio costruito e rappresentazioni di questa città dal Rinascimento ad oggi. Forse unica fra le grandi città europee, nell’età moderna Roma è stata sede, in rapida successione, di ben quattro sistemi politici: una teocrazia, una monarchia costituzionale di orientamento liberale, un regime totalitario e una repubblica parlamentare. Ognuno di questi paradigmi ha deliberatamente organizzato e rappresentato i propri valori nel tableau urbano, selettivamente reprimendo, modificando o esaltando la presenza del passato per proiettare la propria Weltanschauung. Questa storia, ricca di mascheramenti, manipolazioni e cambiamenti radicali, fa di Roma un caso privilegiato per gli studi del rapporto fra ideologia e città (un campo di indagine che, non a caso, è nato proprio qui alla fine degli anni sessanta del novecento). L’evento si articolerà in due interventi: il primo, un’analisi ‘di lunga durata’ attinente la scala urbana e il paesaggio (Gabriele Mastrigli); il secondo, una microstoria, alla scala architettonica, della transizione da fascismo a democrazia cristiana nel secondo dopoguerra (Davide Spina). Seguirà una discussionne moderata da Pippo Ciorra.

Pippo Ciorra, nato nel 1955 a Formia (Italia), è un architetto, critico, professore universitario, scrittore e curatore. Membro del comitato editoriale di Casabella dal 1996 al 2012, collabora abitualmente con riviste, giornali specializzati e quotidiani. Ciorra insegna progettazione e teoria dell’architettura alla SAAD (Università di Camerino – Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno) ed è direttore del programma di dottorato internazionale Villard d’Honnecourt (IUAV). È membro del CICA (Comitato Internazionale dei Critici d’Architettura), e advisor della “Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana”. Ha curato e progettato mostre in Italia e all’estero, ed è responsabile della sezione italiana dello YAP, il programma internazionale di promozione della giovane architettura organizzato in collaborazione col MoMA PS1 di New York. Inoltre, Ciorra è Senior Curator al MAXXI di Roma (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) ed ha curato molte pubblicazioni. Tra le più note, Botta, Eisenman, Gregotti, Hollein: Musei (Milano, 1991), Nuova Architettura Italiana (Milano, 2000) e La Metropoli Dopo (Milano, 2002). Ciorra è anche autore di Senza Architettura (Roma-Bari, 2011) e, con Jean-Louis Cohen, de Gli Architetti di Zevi. Storia e Controstoria dell’Architettura Italiana 1944-2000 (Macerata, 2018).

Gabriele Mastrigli è architetto e docente di Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università di Camerino – Scuola di Architettura e Design di Ascoli Piceno. Ha insegnato e tenuto seminari presso la Cornell University e il Berlage Institute. Ha scritto e collaborato con molte riviste come «Domus», «Log» e «Lotus International». Ha curato la raccolta di saggi di Rem Koolhaas, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano (Quodlibet, 2006), il volume di Superstudio, Opere 1966-1978 (Quodlibet, 2016) e la retrospettiva Superstudio 50, in occasione dei cinquant’anni della fondazione del gruppo radicale fiorentino (MAXXI, Roma 2016, Power Station of Art, Shanghai, 2017).

Davide Spina è un dottorando del Politecnico di Zurigo (ETH Zurich – gta Institute), e residente dell’Istituto Svizzero, Roma. In precedenza, ha studiato architettura all’Università degli studi Roma Tre e storia dell’architettura a The Bartlett – University College London. La sua tesi di dottorato esamina le attività nel dopoguerra della società di costruzioni Società Generale Immobiliare (SGI). Davide ha ricevuto la Collection Research Grant del Canadian Centre for Architecture (CCA), è stato Visiting PhD Scholar a Columbia GSAPP, e ha tenuto seminari a ETH. Alcuni dei suoi saggi sono stati pubblicati su AA Files, la rivista dell’Architectural Association di Londra.