10.06.2014—19.07.2014

Ñewpressionism in Milan, 1,11,111. From screen to nature and back again

Kunst, Gruppenausstellung, Milano

Introdotto da Miltos Manetas
Con il contributo di artisti, architetti, designer, scrittori, compositori e autori svizzeri e internazionali

Introduzione

Partecipanti

Dates
10.06.2014
19.07.2014
Location
Milano
Category
Kunst, Gruppenausstellung
Information

Introdotto da Miltos Manetas
Con il contributo di artisti, architetti, designer, scrittori, compositori e autori svizzeri e internazionali

Ñewpressionism in Milan, 1,11,111
 è la prima dimostrazione pubblica di un concetto e di una tendenza artistica i cui aspetti essenziali si stanno formando e afferrando tutt’oggi. Questo evento pubblico nasce a partire dalle ipotesi prodotte nel workshop realizzato dall’artista Miltos Manetas a marzo 2014 per Studio Roma, programma transdisciplinare sul contemporaneo.
Artisti, architetti, designer, scrittori, compositori e autori svizzeri e internazionali stanno rispondendo a Ñewpressionism con degli spunti creativi che oscillano dalla concretezza dell’opera d’arte all’immaterialità dell’idea espressa attraverso la referenza o la parola.
La mostra funziona come un vero e proprio computer: lo spazio espositivo dell’Istituto Svizzero a Milano, trasformato per l’occasione dall’architetto Sebastian Bietenhader, diventa il desktop sul quale verranno visualizzate alcune opere d’arte tra quelle accumulate fino ad oggi nella memoria dinamica di Ñewpressionism.
Ñewpressionism si manifesta, come avviene per le proiezioni luminose, intersecando la superficie solida della materia ma si definisce anche attraverso l’immateriale incontro tra un nome e un pensiero. Propone un ñuovo approccio sulla realtà laddove il ~ indica una novità che non si attende ma che è già presente e va mostrata. Ñewpressionism è una proiezione dello spirito sulla Natura che combina il principio digitale – ovvero quel processo di rappresentazione binaria, numerica e ripetibile – con formule associative approssimate, sfumate e dense come appunto quelle generate dall’analogia.

Con: Giona Bernardi, Sebastian Frank Bietenhader, Domenico Billari, Mike Calvert, Thomas Cheneseau, Petra Cortright, Olivier Fairhurst, Cédric Fargues, Sylvie Fleury, Gina Folly, Ronnie Fueglister, Alessandro Giannì, Valery Grancher, Loic Gouzer, Dunja Herzog, Bruno Jakob, Matthew Landry, Oliver Laric, Miriam Laura Leonardi, Corrado Luminati, Miltos Manetas, Jed Martin, Lorenzo Micheli Gigotti, Lorna Mills, Robert Montgomery, Olivier Mosset, Brenna Murphy, Valentina Nascimben, Angelo Plessas, Luca Pozzi, Jon Rafman, Nora Renaud, Florian Schmidt Gabain, Travess Smalley, Priscilla Tea, Mai Ueda, Amalia Ulman, Francesco Urbano Ragazzi, Harm van den Dorpel, Christian Wassmann, Seyoung Yoon, Ché Zara Blomfield.