22.10.2021—24.10.2021

Les Adieux

Literatur, Theater, Roma

Mathieu Amalric and Matteo Carassini read works by Antoine Jaccoud
Entrance: Via Liguria 20

Dates
22.10.2021
24.10.2021
Location
Roma
Category
Literatur, Theater
Information

Mathieu Amalric and Matteo Carassini read works by Antoine Jaccoud
Entrance: Via Liguria 20

Les Adieux (Gli addii) o l’apocalisse secondo il drammaturgo, scrittore e sceneggiatore Antoine Jaccoud che, attraverso tre monologhi, mette in scena un futuro conosciuto o temuto: dall’addio alla neve (Lo scarico, monologo polifonico del 2011) all’addio ai bambini partiti per Marte (Arrivederci, creato nel 2016 con Mathieu Amalric), passando attraverso il rapporto paradossale che abbiamo con gli animali (Addio alle bestie, creato al teatro di Vidy nel 2017).

Tre serate di letture per scoprire la potenza dei testi dell’autore nell’esaminare l’assurdità del mondo tra profezia e tragedia, umorismo e umanità. Una lettura della versione francese di Arrivederci si terrà in apertura a Villa Medici con l’attore Mathieu Amalric. A seguire, nelle serate successive, l’Istituto Svizzero ospiterà letture in italiano con l’attore Matteo Carassini, una performance registrata e una conversazione sull’apocalisse.

Una programmazione assolutamente da non perdere.

 

22 ottobre 2021 H19:00 – Villa Medici

Lettura live di Au revoir (Arrivederci) con l’attore Mathieu Amalric.
IN FRANCESE.

Arrivederci

Un uomo racconta di come si sia appena congedato dai suoi due figli partiti per Marte, e le ragioni che hanno spinto i due giovani a emigrare verso questa nuova colonia. Le parole del padre suonano tuttavia come un lungo addio. Ai suoi figli così come all’antico desiderio umano di cambiare il mondo, piuttosto che fuggirne per infangarne un altro. 

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23 ottobre 2021 H19:00 – Istituto Svizzero

Performance registrata di Lo scarico, realizzata da RSI (Radiotelevisione svizzera italiana), a seguire lettura live di L’addio alle bestie con l’attore Matteo Carassini.
IN ITALIANO.

Lo scarico

La neve è scomparsa. Ora, privati delle risorse di questo oro bianco che li ha a lungo arricchiti, albergatori, impiegati degli impianti di risalita e monitori di sci emigrano verso la pianura e chiedono aiuto.

Addio alle bestie

Se non è più permesso ucciderle, non è più permesso mangiarle, non è più permesso tenerle vicino a sé, non resta altro da dire se non addio alle bestie?

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24 ottobre 2021 H17:30 – Istituto Svizzero

Lettura live di Au revoir, con l’attore Matteo Carassini, seguita da una conversazione con Matteo Meschiari e Antoine Jaccoud sul tema dell’Apocalisse.
IN ITALIANO.

Arrivederci

Un uomo racconta di come si sia appena congedato dai suoi due figli partiti per Marte, e le ragioni che hanno spinto i due giovani a emigrare verso questa nuova colonia. Le parole del padre suonano tuttavia come un lungo addio. Ai suoi figli così come all’antico desiderio umano di cambiare il mondo, piuttosto che fuggirne per infangarne un altro. 

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I testi nella versione italiana sono tradotti da Daniel Bilenko (RSI).

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con Villa Medici e RSI – Radiotelevisione Svizzera italiana.

Antoine Jaccoud scrive per cinema, teatro, e tutto ciò che può supportare la comunicazione orale. È stato co-autore dei dialoghi di film di diversi registi, tra cui Ursula Meier (L’enfant d’en haut, Journal de ma tête, Home), Bruno Deville (Bouboule), Bettina Oberli (Le vent tourne). Jaccoud è attivo anche sulla scena svizzera, insieme al gruppo di spoken word „Bern ist überall“ o in duo, con Christian Brantschen o Sara Oswald. Nel corso della sua carriera ha ottenuto più di 20 riconoscimenti internazionali (un Orso d’argento a Berlino nel 2012 e il Quartz del cinema svizzero per L’Enfant d’en haut di Ursula Meier). Au revoir, creato a Ginevra nel 2017 con Mathieu Amalric, è il suo monologo più recente. 

Mathieu Amalric è attore e regista.

Matteo Carassini è diplomato presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Dal 2004 entra a far parte della compagnia teatrale Stradanòva. Allestisce la rassegna di letture tematiche Storie sul leggìo. Insegna recitazione. Dal 2004 lavora come attore, doppiatore e speaker presso la RSI e in Italia. Del 2010 ricordiamo il ruolo di Chopin ne Il signait Frycek di Giorgio e Elisabetta Appolonia con la regia di Claudio Laiso. È cantante e chitarrista del gruppo folk-rock Trenincorsa. Con il suo gruppo nel 2010 partecipa e vince Area Sanremo. Musicalmente ha collaborato con diversi artisti quali, tra gli altri, Davide Van de Sfroos, Tonino Carotone, Nanni Svampa, Bandabardò.

Matteo Meschiari, già ricercatore in Scienze Demoetnoantropologiche, è professore associato in Geografia Culturale all’Università di Palermo. Da anni studia il paesaggio in letteratura e svolge ricerche sullo spazio percepito e vissuto in ambito europeo ed extraeuropeo. Ha formulato la Landscape Mind Theory, con cui sostiene che la mente dell’uomo è geneticamente e culturalmente paesaggistica, e ha proposto nuovi modelli interpretativi per l’arte paleolitica franco-cantabrica. Conduce i suoi studi sia in una prospettiva evoluzionistica, cognitiva e culturale (trattando le relazioni tra pressione ambientale e sviluppo di moduli cognitivi), sia in ambito antropologico e geografico (occupandosi di dinamiche e domesticazione spaziali, modelli abitativi, dinamiche tra spazio, corpo e performance nella tauromachia). Affianca il suo studio dell’ambiente con scritti militanti per la sua difesa, oltre che con articoli e libri di carattere saggistico e letterario.

Si ricorda ai gentili partecipanti che, nel rispetto delle disposizioni attualmente vigenti, per l’accesso all’evento sarà necessario esibire all’entrata una Certificazione Verde Covid da cui risulti, alternativamente:

  • • Avvenuta vaccinazione anti-COVID-19, con attestazione di aver ricevuto la prima dose di vaccino da almeno 15 giorni o di aver completato il ciclo vaccinale;
  • • Avvenuta guarigione dal COVID-19, nei 6 mesi precedenti alla data dell’evento;
  • • Effettuazione, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.