21.03.2018

Poethreesome

Veranstaltung, Milano

H18:30
Laboratorio Formentini per l’Editoria
Via Marco Formentini

Introduzione

Progetto

Biografie

Dates
21.03.2018
Location
Milano
Category
Veranstaltung
Information

H18:30
Laboratorio Formentini per l’Editoria
Via Marco Formentini

In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, il Laboratorio Formentini per l’editoria e Babel. Festival di letteratura e traduzione presentano un incontro multilingue con le poetesse svizzere della prima edizione di PoethreesomeLaura Accerboni, Odile Cornuz e Ulrike Ulrich.

Il progetto, lanciato dal festival Babel nel 2016 e giunto alla terza edizione, stimola lo scambio interlinguistico e culturale scegliendo ogni anno tre poeti, ciascuno di una diversa area linguistica svizzera, che si traducono a vicenda. Al Laboratorio Formentini per l’editoria le tre poetesse presenteranno il loro lavoro con letture in italiano, francese e tedesco. A moderare l’incontro, Matteo Campagnoli.

L’incontro è organizzato con il sostegno di Pro Helvetia – Fondazione Svizzera per la Cultura e Istituto Svizzero; con il patrocinio di Milano Città Creativa per la Letteratura UNESCO.

Laura Accerboni (Genova, 1985), laureata in Lettere Moderne, vive a Lugano dove ha frequentato il Master in Letteratura Italiana (USI). È autrice dei libri La parte dell’annegato (Nottetempo 2015) e Attorno a ciò che non è stato (Edizioni del Leone, Premio Marazza Opera Prima, 2012). Ha conseguito numerosi premi per la poesia inedita tra cui il Lerici Pea (1996), il Molinello (2000), Piero Alinari (2011). Sue poesie sono apparse su diverse riviste tra cui Nuova corrente, Italian Poetry Rewiew, Gradiva, Poesia, Lo Specchio (La Stampa), Steve, Capoverso e Loch Raven Review.

Odile Cornuz (1979) ha pubblicato le raccolte di poesia Ma ralentie (d’autre part, 2018), Pourquoi veux-tu que ça rime? (d’autre part, 2014), Terminus et Onze voix de plus (L’Age d’homme, Poche suisse, 2013), Biseaux (d’autre part, 2009, Prix Anton Jaeger 2010, réédité en 2016) e Terminus (L’Age d’homme, 2005). È autrice di diverse pièce teatrali andate in scena, tra gli altri, alla Comédie de Genève e allo Stadttheater di Berna, del libretto Morceau de nuit, musicato da François Cattin e, con il musicista Maurizio Peretti, di Biseaux reloaded. Dalla stagione 2015/2016, è una degli artisti associati al TKM – Théâtre Kléber-Méleau.

Ulrike Ulrich (Düsseldorf, 1968) è editrice, scrittrice di prosa e poetessa. Risiede a Zurigo dal 2004. Il suo primo romanzo, Fern bleiben, è apparso nel 2010, seguito nel 2013 da Hinter den Augen, e nel 2015 dalla raccolta di racconti Draussen um diese Zeit, tutti pubblicati dalla casa editrice viennese Luftschacht. Le sue opere hanno ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il premio Walter Serner 2010 e il premio Lilly Ronchetti 2011.

Matteo Campagnoli (Milano, 1970) è autore della raccolta di poesie In una notte fortunata (Casagrande 2010), della pièce teatrale Dioniso a Tebe (2012), tratta dalle Baccanti di Euripide, del libro di viaggio Dispacci dai Caraibi (Quodlibet/Humboldt 2015) e del cortometraggio Il grande freddo (2018), diretto da Cristiano Bendinelli. Come traduttore ha curato, tra gli altri, opere di Derek Walcott e Iosif Brodskij per Adelphi. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Mario Luzi per la poesia inedita, nel 2011 il Premio Achille Marazza per la traduzione di poesia, nel 2016 la menzione speciale al Premio Benno Geiger per la traduzione di Egrette bianche di Derek Walcott.

Il progetto Poethreesome
I poeti di tutto il mondo hanno sempre tradotto altri poeti, spesso anche senza conoscere la lingua di partenza, grazie alla mediazione di versioni interlineari preparate da studiosi o da altri poeti. Babel ha promosso questo metodo di lavoro – meno diffuso nell’Europa continentale che altrove – mediante diversi progetti: i più recenti sono due antologie a specchio, la prima, Il vetro è sottile, pubblicata in Svizzera dalle Edizioni Casagrande e l’altra, Szyby są cienkie, in Polonia da Biuro Literackie.
Considerando gli scarsi contatti tra i poeti delle differenti aree linguistiche svizzere, e come le barriere mentali possano essere più granitiche di quelle fisiche, Babel ha lanciato il progetto Poethreesome. Ogni anno tre poeti svizzeri si traducono vicendevolmente in tre delle lingue nazionali, e i risultati di questo lavoro caleidoscopico vengono presentati in eventi letterari in tutta Europa. Le poesie tradotte vengono infine pubblicate su Specimen. The Babel Review of Translations.