Julian Sartorius and Rusconi Trio in concert
Intro
Biographies
Sabato 17 dicembre l’Istituto Svizzero di Roma ospita due nomi importanti della scena musicale elvetica: Julian Sartorius e il Rusconi trio. Due concerti in una serata che riunisce la coinvolgente improvvisazione jazz del trio di Zurigo, arricchita da effetti elettronici e da un continuo lavoro sulle sonorità, all’eclettica ricerca di Julian Sartorius sulla ritmica, che fuoriesce dalle sue batterie preparate. L’evento, che propone al pubblico romano il meglio della nuova musica svizzera, è organizzato in collaborazione con la Montreux Jazz Artists Foundation.
Rusconi trio
Dal 2004 Stefan Rusconi, Fabian Gisler e Claudio Strüby hanno pubblicato sei album in studio, realizzato oltre 300 concerti in Europa e in Asia, vinto due volte il premio Echo Jazz, e fondato la Quilin Records, una etichetta di musicisti “per i musicisti”. Il loro progetto interdisciplinare Listen for Hights è stato premiato allo Ystad Jazz Festival nel 2014, mentre la loro Kinder Arkestra ha dimostrato che la musica va ben oltre la tecnica ma riguarda i sentimenti – e di tutte le generazioni. Rusconi è molto di più di un trio jazz: è un vero e proprio collettivo creativo, composto da pensatori non convenzionali che guardano al futuro.
Julian Sartorius
Nato nel 1981 a Thun (Svizzera), ha iniziato a suonare la batteria a cinque anni. Con i suoi ritmi sposta sempre in avanti i confini, mescolando hip-hop e musica elettronica e rivelando le infinite possibilità del suo strumento. Modifica spesso il suo set, lavorando con suoni insoliti e inediti. Si è esibito in Europa, Sud America, Canada, Stati Uniti e ha prodotto sei album, oltre ad installazioni video e progetti intrecciati con il web. Tra le sue collaborazioni nomi come Andy Guhl, Shahzad Ismaily, Sylvie Courvoisier, Dimlite, Merz e Fred Frith. Nel 2014 ha vinto il prestigioso Swiss Music Prize, insieme ad alcuni tra i migliori musicisti svizzeri.