28.02.2014

Peter Utz – Studio Roma 2014

Résidences, Roma

Studio Roma 2014

Introduzione

Programma

Biografia

Documenti

Dates
28.02.2014
Location
Roma
Category
Résidences
Information

Studio Roma 2014

La catastrofe nelle letterature svizzere

All’interno del tema annuale di Studio Roma la catastrofe nelle sue varie sfaccettature può assumere un ruolo centrale. In aggiunta alle ricerche sul campo e alle riflessioni antropologiche e sociali, Peter Utz ne approfondisce la dimensione letteraria. Sulla linea di confine tra natura e cultura si manifestano i crolli e cedimenti che vengono definiti “catastrofi”. Le letterature svizzere coltivano, come rovescio dell’idillio alpino, le catastrofi naturali e assumono la doppia funzione di renderci partecipi emotivamente degli eventi e di inscriverli nella memoria culturale. Dipingendo quale potrebbe essere “la peggior piega possibile” degli eventi, la letteratura libera in forma di creatività estetica l’energia con cui la catastrofe scardina qualsiasi confine.

Peter Utz è professore di letteratura tedesca alla Facoltà di lettere dell’Università di Losanna. Specializzato nell’opera di Robert Walser, ha lavorato lungamente alla pubblicazione di un saggio critico su questo autore, apparso con il titolo Tanz auf den Rändern: Robert Walsers “Jetztzeitstil” (Suhrkamp, 1998), poi tradotto in francese Robert Walser: Danser dans les marges (Zoé, 2001). Peter Utz ha inoltre un vivo interesse per il processo di traduzione, che è stato al centro della sua opera Anders gesagt – autrement dit – in other words. Übersetzt gelesen: Hoffmann, Fontane, Kafka, Musil (Carl Hanser, 2007). Di recente i suoi studi si sono concentrati sulla cultura della catastrofe nella letteratura svizzera: Kultivierung der Katastrophe: Literarische Untergangsszenarien aus der Schweiz (Fink, 2013).

PROGRAMMA
Venerdì 28 febbraio
Istituto Svizzero di Roma

 

10:00
Peter Utz legge
Il terremoto in Cile di Heinrich von Kleist
(partecipazione su invito)

18:30
Conferenza
La cultura della catastrofe
Come le letterature svizzere coltivano gli scenari dei disastri