31.03.2014—12.04.2014

Workshop: Peter Friedl, Touch of Joy – Studio Roma 2014

Présentation livre, Roma

Studio Roma 2014

Introduzione

Documenti

Programma

Dates
31.03.2014
12.04.2014
Location
Roma
Category
Présentation livre
Information

Studio Roma 2014

Touch of Joy. Esercizi di immaginazione
Le crisi non sono un’invenzione del XXI secolo: il 1816, per esempio, fu l’anno senza estate in cui le temperature calarono drasticamente in molti luoghi d’Europa e del Nord America. Più tardi, i climatologi attribuirono il fenomeno alla violenta eruzione del vulcano Tambora sull’isola di Sumbawa (1815), nell’attuale Indonesia. A Bologna, un astrologo profetizzò la fine del mondo per il 18 luglio, provocando rivolte e suicidi. A causa del costante maltempo, un gruppo di giovani poeti inglesi che soggiornava nei pressi del lago di Ginevra fu costretto a rimanere in casa. Decisero di scrivere storie di fantasmi e di leggerle ad alta voce. Mary Shelley creò Frankenstein, o Il moderno Prometeo. Lord Byron, che aveva affittato Villa Diodati, scrisse le poesie “Le tenebre” e “Il sogno”, interrogandosi sulla natura dei sogni.
Conosciamo la lunga storia dell’attività onirica notturna dal Romanticismo e attraverso il Modernismo nell’arte, nella cultura e nella scienza. Uno dei primi a problematizzare la scrittura del sogno è stato Gérard de Nerval. Per la psicoanalisi, nata esattamente allo stesso momento del cinema, il sogno diventò un linguaggio che richiede di essere decodificato, e come ogni interpretazione, ridusse ciò che era interpretato. I surrealisti ignorarono ampiamente la differenza tra il sogno e la scrittura del sogno. In “Kitsch onirico” (1925), il primo commento pubblicato da Walter Benjamin sul Surrealismo, l’archeologo della modernità dichiarò lucidamente, “Il sognare partecipa della storia”. Il percorso verso il collettivo sognante fu così delineato. Prendendo esplicitamente le distanze da Sigmund Freud, il filosofo e epistemologo francese Gaston Bachelard ha opposto le fantasticherie (rêverie) al sogno. La sua gaia, poetica scienza ruotò attorno al confine dei regni della razionalità e della loro fruibilità attraverso le immagini. Il lato oscuro della storia può essere trovato in un’antologia di Charlotte Beradt degli anni Trenta, pubblicato per la prima volta molti anni dopo: ne Il Terzo Reich dei sogni, i sogni diventano documenti storici.
Il fratellino trascurato del sogno notturno è il sogno a occhi aperti. Il suo biotopo può essere trovato nei cortili e nelle nicchie poco appariscenti della modernità. I sogni a occhi aperti sono allo stesso tempo uno strumento di sovversione e di subordinazione; ricordano la nostra libertà e il confinamento nelle circostanze date. I sogni a occhi aperti appartengono a quelle forme del “far nulla” che compongono quel mondo della quotidianità privo di eventi rilevanti. Come punto di riferimento per la loro esplorazione, vale la domanda formulata dal sociologo tedesco Georg Simmel nel 1908: “Com’è possibile la società?”.
Cos’è la politica del sogno e del sognare a occhi aperti? Come possiamo parlare d’immaginazione oggi, e come imparare a usarla? E infine, quanto piacere e quanta conoscenza sono possibili al di là del capitalismo accademico e della routine dell’autoriflessione? Queste sono alcune delle domande da affrontare nei vari formati di Touch of Joy – la frase è tratta dalla poesia sul sogno di Byron – ideato dall’artista residente a Berlino Peter Friedl in collaborazione con l’Istituto Svizzero di Roma, un programma di due settimane che include presentazioni, conferenze, letture, dibattiti, associazione libera, proiezioni di film, così come la ricerca sul campo e le visite in situ a Roma e Sabaudia. Il denominatore comune è l’interesse per l’immaginazione; la sua storia, i suoi miti e i suoi metodi.

Con la partecipazione di: Marco Avena ed Eleonora Planera (psicologi), Billy Ehn (etnologo, Professore Emerito di Culture and Media Studies, Umeå University), Jean-François Chevrier (storico dell’arte, curatore, Professore di Storia dell’Arte contemporanea, École nationale supérieure, Paris), Tonino De Bernardi (filmmaker), Gianluca e Massimiliano De Serio (filmmakers), Angelo Del Boca (storico), Elena Esposito (Professore Associato di Sociologia della comunicazione, Università di Modena e Reggio Emilia), Peter Friedl (artista), Mia Fuller (Professore associato di Italian Studies, University of California, Berkeley), Karen Pinkus (Professore di Italian and Comparative Literature, Cornell University, New York City).

Le proiezioni includono film di: Michelangelo Antonioni, Maya Deren, Haile Gerima, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Jia Zhangke, Buster Keaton, Satoshi Kon, Akira Kurosawa, Richard Linklater, Edwin S. Porter, Hans Richter, tra gli altri.

 

LUOGHI
Istituto Svizzero di Roma – Villa Maraini
Teatro di Palazzo Santa Chiara – Piazza di Santa Chiara, 14 Roma
Filmstudio – Via degli Orti d’Alibert, 1 Roma
Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Scienze Politiche – Piazzale Aldo Moro, 5 Roma

OPEN STUDIO
Gli Open Studio sono incontri informali di approfondimento con Peter Friedl e altri ospiti.

CINEMA
Film in lingua originale con sottotitoli in italiano o in inglese.

Tutti gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico. Traduzione simultanea in italiano.

PROGRAMMA

31 marzo 2014
Open Studio

Presentazione

 

1 aprile 2014
Letture – Il sogno scritto

Samuel Beckett – Immaginazione Morta Immaginate
Cinema – Samuel Beckett, Nacht und Träume
Buster Keaton, Sherlock Jr

ore 18.00
Sala Elvetica
Il sogno scritto
Letture da Theodor W. Adorno, Artemidoro, Walter Benjamin, Charlotte Beradt, Federico Fellini, Nagib Mahfuz, Meret Oppenheim e altri.

Samuel Beckett
Immaginazione Morta Immaginate
con Francesca Mazza

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Samuel Beckett, Nacht und Träume [Notte e sogni], 1982, 11′
Buster Keaton, Sherlock Jr, 1924, 42’

 

2 aprile 2014

Social Dreaming
Cinema –
Richard Linklater, Waking Life

ore 11.00 – 13.00
ore 16.00 – 18.00
Teatro di Palazzo Santa Chiara
Social Dreaming
con Marco Avena e Eleonora Planera

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Richard Linklater, Waking Life, 2001, 99’ – con sottotitoli in italiano

 

3 aprile 2014

Billy Ehn – Daydreaming. Everyday Life as an Adventure

ore 11.00
Villa Maraini
Open Studio

ore 18.30
Villa Maraini
Billy Ehn
Daydreaming. Everyday Life as an Adventure
Due giornate di studio e ricerca sul campo tra gli interstizi sociali della quotidianità, gli spazi della transizione e dell’infra-ordinario della metropoli. Ospite di queste giornate sarà Billy Ehn, Professore Emerito di Etnologia nel dipartimento di Culture e Media Studies alla Umeå University, che propone un’analisi culturale e empirica del sogno a occhi aperti tra sfera privata e rappresentazioni collettive.

 

4 aprile 2014

Ricerca sul campo con Billy Ehn
Cinema – Lars von Trier, Dancer in the Dark

ore 10.00
Luoghi vari, Roma
Ricerca sul campo con Billy Ehn

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Lars von Trier, Dancer in the Dark, 2000, 135’

 

5 aprile 2014

Angelo Del Boca – conversazione con Peter Friedl
Cinema – Haile Gerima, Adwa. An African Victory

ore 12.00
Villa Maraini
Open Studio

ore 17.00
Sala Elvetica
Angelo Del Boca in conversazione con Peter Friedl
La storia infinita
Una giornata dedicata alla narrazione e alla scrittura della storia, ai suoi metodi, alle sue metodologie, limiti e doveri. Il mestiere dello storico è il tema della conversazione tra l’artista Peter Friedl e Angelo Del Boca, narratore, giornalista e grande storico del colonialismo italiano.

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Haile Gerima, Adwa. An African Victory, 1999, 97’

6 aprile 2014

Tonino De Bernardi
Cinema espanso-espansivo
Il cinema di Tonino De Bernardi è orgogliosamente indipendente e autoprodotto, dai suoi film underground degli anni Sessanta fino ai film narrativi più recenti. Il suo universo artistico coinvolge un cast formato da amici e familiari. Touch of Joy propone un incontro con l’autore e con la sua vasta produzione cinematografica.

Prima parte, ore 15.30
Introduzione di Tonino De Bernardi e Peter Friedl
Il vaso etrusco, 1967, 23′
Il sogno di Costantino, 1968, 23′
Doppio Suicidio, 1969, 8’ (di Pia Epremian)
Dissolvimento, 1970, 9’ (di Pia Epremian)
Piena di fiume, 1968, 21’

Seconda parte, ore 18.00
Uccelli di terra, 1993, 19′
Elettra, 1987, 94′

Terza parte, ore 20.30
Libera vita, 2010, 13′
Butterfly. L’attesa, 2010, 94′
Con la partecipazione di Fulvio Baglivi, Pia Epremian, Donatello Fumarola e Enrico Ghezzi

 

7 aprile 2014
Gianluca e Massimiliano De Serio

ore 15.00 – 18.00
Sala Lauree, Facoltà di Scienze Politiche
Sapienza – Università di Roma
(in collaborazione con gli studenti del Laboratorio di autoformazione)

Gianluca e Massimiliano De Serio
Stanze, 2010, 58′
I protagonisti del film sono giovani rifugiati politici somali che hanno interpretato in versi la propria storia, la condizione di sradicamento a cui sono costretti e l’inadeguatezza dell’Italia ad accoglierli. È ambientato all’interno della loro ultima “casa”: la caserma La Marmora di via Asti a Torino. Fondata durante il primo periodo coloniale italiano nel corno d’Africa, durante il fascismo è poi diventata la sede della Guardia Nazionale Repubblicana, e qui si sono consumate torture dei partigiani prigionieri. Oggi è un luogo di accoglienza dei rifugiati, protagonisti di Stanze.

ore 21.00
Sala Elvetica
Gianluca e Massimiliano De Serio
Un ritorno, 2013, 26′
Un ritorno è un cortometraggio nato dalla necessità di capire le ragioni di una crisi creativa. I gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio decidono di sperimentare la tecnica d’ipnosi rapida e simultanea, primo esperimento del genere, e divenire così il soggetto e l’oggetto della narrazione che intrattengono tra loro durante lo stato d’ipnosi. Il dialogo sulla crisi creativa in ipnosi diviene una crisi identitaria, dove riflettere su se stessi, la propria esistenza di gemelli, il guardarsi l’un l’altro come in uno specchio.

 

8 aprile 2014
Karen Pinkus – Fuels. Potentiality, Hope, Chaos in the Anthropocene
CinemaMichelangelo Antonioni, Deserto rosso

ore 11.00
Villa Maraini
Open Studio

ore 18.30
Villa Maraini
Karen Pinkus
Fuels. Potentiality, Hope, Chaos in the Anthropocene
I combustibili, fossili e non, reali e immaginari, sono i protagonisti della radicale integrazione fra tempo umano e tempo geologico. La complessa relazione tra suolo e cambio climatico è comprensibile attraverso la temporalità delle trasformazioni geologiche, analizzate da Karen Pinkus lungo il crinale tra cinema, arte, scienze e letteratura.

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Michelangelo Antonioni, Deserto rosso, 1964, 113’

9 aprile 2014

Sabaudia – Visita della città con Mia Fuller
Cinema – Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Lo specchio di Diana

ore 11.30
Sabaudia
Visita della città con Mia Fuller
I luoghi e gli edifici storici della città di Sabaudia sono stati visitati con Mia Fuller, antropologa culturale che nei suoi studi sull’architettura razionalista, sul cinema e sulla pianificazione urbana delle città di fondazione fascista e delle colonie italiane combina ricerca sul campo e d’archivio.

Sala Elvetica
ore 21.00
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Lo specchio di Diana, 1997, 29′

10 aprile 2014

Cinema – Hans Richter, Dreams That Money Can Buy
Jean-François Chevrier, Individual Mythology

ore 11.00
Villa Maraini
Open Studio

ore 18.30
Sala Elvetica
Cinema
Hans Richter, Dreams That Money Can Buy, 1947, 80’

ore 21.00
Sala Elvetica
Jean-François Chevrier
Individual Mythology
La ‘mitologia individuale’ e la creazione di una nuova biografia sono concetti che attraversano il XIX e il XX secolo a partire dalle opere di Gérard de Nerval. L’allucinazione come critica della realtà, dove la mente produce gli effetti di una percezione concreta, sta al centro della ricerca sulle corrispondenze strutturali tra letteratura e arti visive di Jean-François Chevrier.

11 aprile 2014
Piranesi in situ – con Jean-François Chevrier

Elena Esposito – La realtà della finzione

ore 11.00
Luoghi vari, Roma
Piranesi in situ
con Jean-François Chevrier

ore 18.30
Villa Maraini
Elena Esposito
La realtà della finzione
La fiction moderna, dalla fine del XVII secolo, sviluppa una forma nuova e improbabilissima di immaginazione: descrive infatti in modo del tutto fedele (realistico) una realtà che non esiste. La finzione non è menzogna né arbitrio: pur se tratta di persone e vicende che non esistono né sono mai esistite, la realtà romanzesca ha proprie regole e propri criteri. La finzione crea un mondo esplicitamente inventato che però, una volta scritto e pubblicato, ha una sua realtà con cui ci si deve confrontare – e soprattutto diventa reale nelle sue conseguenze. Riflettere sulla finzione aiuta anche a capire fenomeni sociali come i sondaggi e il calcolo delle probabilità, che sovrappongono alla realtà sempre più complessa della società moderna una propria costruzione più controllata e comprensibile – ma non necessariamente veritiera.

ore 21.00
Sala Elvetica
Cinema
Jia Zhangke, 24 City, 2008, 112’

12 aprile 2014

TOUCH OF JOY
FILM, BBQ E ALTRE STORIEore 15.00 – 24.00
Villa Maraini

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