Yan Duyvendak. Conversazione con l’artista
Intro
Biography
Yan Duyvendak, artista e performer che porta avanti una ricerca originale e contemporanea, negli ultimi anni è diventato una figura di rilievo nella scena artistica svizzera ed europea. Azioni, il suo ultimo lavoro che tratta il tema dell’esclusione e dei rapporti tra l’arte, l’attivismo e i cambiamenti sociali, esprime una forte connessione con la nostra attualità. Yan Duyvendak sarà in conversazione con Christian Raimo, autore e giornalista, Francesca Corona curatrice dei progetti internazionali di Short Theatre e Velia Papa direttrice di Marche Teatro, per un incontro unico che approfondirà non solo le sue ultime produzioni, ma anche le sue vicende biografiche e artistiche.
L’incontro è organizzato in collaborazione con Marche Teatro e Short Theatre.
Azioni non può dirsi uno spettacolo. È piuttosto un dispositivo scenico di tipo documentario che sovverte le attese e coinvolge gli spettatori al fine di rispondere alla violenza e all’urgenza della nostra realtà politica. Azioni è un progetto di cooperazione, che ha coinvolto attivamente cooperative e associazioni per i diritti e l’integrazione dei migranti. Il progetto è articolato in un percorso laboratoriale rivolto a un gruppo di migranti residenti sul territorio marchigiano e volto alla preparazione della loro partecipazione nel ruolo di “protagonisti” dell’intervento. Il laboratorio sarà inoltre aperto a volontari attivi nell’ambito dell’accoglienza, agli esponenti delle associazioni e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni locali.
Yan Duyvendak è originario dei Paesi Bassi, e vive a Ginevra e a Marsiglia. Formatosi presso la École cantonale d’art du Valais e presso la École supérieure d’art visuel di Ginevra, la sua carriera come performer è cominciata nel 1995 con la messa in scena del suo primo lavoro di live art, Keep It Fun For Yourself. La sua arte sottolinea in particolare il modo in cui il volume soverchiante di immagini televisive, online, mentali, ma anche i codici sociali e i vari rituali della ’società del divertimento‘, rendono più spessa la cortina che ci separa dalla realtà. Il suo lavoro, tuttavia, non manca mai di affermare la dignità umana e di mostrare quanto essa sia minacciata da una società dominata dalle immagini. Le sue creazioni più recenti, Made In Paradise (2008), creato insieme a Omar Ghayatt e Nicole Borgeat, Please, Continue (Hamlet) (2011), creato con Roger Bernat, e Sound of Music (2015) sono senza dubbio tra i suoi lavori più politici. Oltre a svolgere l’attività di artista, Duyvendak è stato coordinatore del programma “arte/azione” presso la Haute Ecole d’Art et Design (HEAD) di Ginevra, dove ha anche insegnato performance contemporanea assieme ad artisti quali Christophe Kihm, Maria La Ribot, Lina Saneh e Nicolas Leresche, dal 2004 al 2014.