Praticare l’interdisciplinarietà – Studio Roma 2017
Studio Roma 2017
Introduzione
Programma
Studio Roma 2017
Workshop Internazionale
Istituto Svizzero di Roma
Negli ultimi dieci anni arte e scienza sono state sempre più frequentemente coinvolte per promuovere o rinnovare forme di interdisciplinarità, quest’ultima intesa in senso strumentale, dialogico, oppure sperimentale. Talvolta condotta sotto l’influsso della scienza del momento, talvolta riuscendo ad aprire nuovi campi di ricerca (la ricerca artistica, per esempio), l’«impostazione manageriale delle istituzioni» per quel che riguarda la cooperazione tra arte e scienza ha prodotto diverse costruzioni narrative, parecchie iniziative promettenti e altrettante razionalizzazioni retrospettive, spesso oscillando tra scientismo ed estetica, produttivismo e critica. Ogni intervento locale, così almeno sembra, esige il raggiungimento della propria, specifica razionalità, sia essa molteplice o singola. Le diverse ragioni che spingono all’impegno nella prassi per nuove possibili configurazioni della cooperazione tra arte e scienza devono quindi essere ogni volta rinnovate, se non addirittura riformulate. Questo workshop internazionale riunisce importanti studiosi, artisti contemporanei, e giovani ricercatori (in entrambi i campi) per far fronte all’instabile «nesso tra dire e fare» (Schatzki) nelle collaborazioni tra scienza e arte che vanno sviluppandosi. I principali propositi sono, da una parte, quello di fare un bilancio dei recenti sviluppi di questa cooperazione arte-scienza, facendo emergere alcuni stimolanti paradossi, e, dall’altra, di delineare le sfide per la ricerca futura. Quali sono gli stati dell’arte dell’attuale cooperazione tra arte e scienza? Quali connessioni di fondo restano aperte, se non sono addirittura da aprire, nel campo della cooperazione tra arte e scienza, già ampiamente sviluppato, sebbene spesso in modo frammentario? E inoltre: quali eredità, letterature, e linee di lavoro queste connessioni prolungano, rielaborano e, talvolta, inventano? Queste ed altre questioni inerenti al tema saranno al centro dei lavori del workshop, della durata di due giorni.
Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico. Tutti gli incontri si terranno in lingua inglese e italiana, con traduzione simultanea.
PROGRAMMA
Lunedì 10 ottobre 2016
16.00 – 16.10
Saluti di benvenuto
Joëlle Comé (Direttrice dell’Istituto Svizzero di Roma)
16.10 – 16.30
Introduzione
Philippe Sormani (Istituto Svizzero di Roma)
16.30 – 17.30
Under investigation: ArtLAB in action
Regula Valérie Burri (HafenCity Università di Amburgo)
18.30 – 19.30
Interdisciplinarity: Historical Perspectives and Current Positions
Georgina Born (Oxford University)
19.30 – 20.00
Discussione
Martedì 11 ottobre 2016
09.45 – 10.00
Note introduttive
Guelfo Carbone (Istituto Svizzero di Roma)
10.00 – 11.00
After Kant: Aesthetics and Epistemology
Stefano Velotti (Sapienza Università di Roma)
11.00 – 12.00
Discrepancies: Science Galleries, Art Labs and Public Knowledge
Mick Wilson (Università di Göteborg)
12.30 – 13.30
Musing Over Music Technology: Bent circuits, Art, and STS
Trevor Pinch (Cornell University)
15.00 – 16.00
Interdisciplinarity and artistic research: where is the “inter” located?
Janneke Wesseling (Università di Leida)
16.00 – 17.00
A Plea for Experimentation
Michael Schwab (Università delle Arti, Zurigo)
17.00 – 17.30
Discussione finale