16.12.2014—31.01.2015

Diversi Muri. Un omaggio a N.O.F.4

Art, Exhibition collective, Roma

Introduzione

Materiali

Dates
16.12.2014
31.01.2015
Location
Roma
Category
Art, Exhibition collective

Diversi muri. Un omaggio a N.O.F.4 (Oreste Fernando Nannetti) è un laboratorio, un programma di studi e un progetto artistico sull’esperienza umana e creativa di Oreste Fernando Nannetti, proposto dall’Istituto Svizzero di Roma in collaborazione con l’artista Cesare Pietroiusti, a partire dalla ricerca realizzata dalla storica dell’arte Lucienne Peiry e raccolta nella pubblicazione Nannetti, Infolio/Collection de l’Art Brut, Gollion/Lausanne, 2011.

Tra il 1959 e il 1961, e tra il 1968 al 1973, durante il suo internamento nell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, Oreste Fernando Nannetti incide, con la fibbia del panciotto della sua uniforme, 70 mq della superficie muraria nel cortile del padiglione Ferri, sezione criminale del manicomio. Un’opera straordinariamente complessa. Uno stupefacente “libro di pietra” che consiste in un flusso di disegni, lettere e frasi disposte sul muro con sorprendenti invenzioni grafiche e che, con grande libertà associativa, parlano di viaggi spaziali, telepatia e formule alchemiche.

A partire da tale lavoro effimero l’artista Cesare Pietroiusti ha guidato un laboratorio con artisti svizzeri e italiani, per esplorare le diverse e atipiche modalità in cui si può esprimere la scrittura, in particolare in quella dimensione dello spazio pubblico che è rappresentata dalle superfici dei diversi tipi di muri che si possono trovare nella città.

Gli artisti partecipanti al laboratorio hanno lavorato nella zona circostante il Cinema Nuovo Sacher in cui è possibile trovare la cinta muraria delle Mura Aureliane, un tempo barriera fisica e confine geografico, oggi parte integrante del contesto sociale. Il giorno dell’opening si è tenuta una visita agli interventi degli artisti, un tour concepito come un’unica struttura di lavoro che include installazioni in situ, performance live e lavori sonori prodotti nello spazio pubblico “nel, su, di fronte, e oltre” le diverse tipologie di muri nell’area di Trastevere.

La mostra negli spazi dell’Istituto Svizzero di Roma presenta materiali che sono stati oggetto di discussione durante il laboratorio: le riproduzioni fotografiche dell’opera muraria di Nannetti realizzate dal fotografo Pier Nello Manoni nel 1979 e una selezione di materiali dall’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della cooperativa Sensibili alle foglie. Entrambi i materiali aprono una riflessione sulla modalità di documentazione di un lavoro come il “libro di pietra” di Nannetti.

La mostra è un ritratto di questo laboratorio il cui tentativo è stato esplorare i linguaggi ibridi e individuali fatti di parole, frasi, notazioni, segni, tracce o gesti che, come veri e propri flussi di coscienza, si iscrivono sulle superfici esterne, più o meno esposte, delle istituzioni o di luoghi qualunque in città. La mostra accumula fotocopie di annotazioni, testi, disegni, video, materiali effimeri realizzati dai partecipanti al laboratorio e da Gerry Bibby, Amy Sillman, Lucie Kolb, Chris Kraus, Karl Holmqvist e NSRD (Restoration Workshop of Unprecedented Feelings – in collaborazione con il Latvian Centre for Contemporary Art).

Con Géraldine Beck, Kaspar Berner, Joanne Burke, Ludovica Carbotta, John Cascone, Gina Folly, Ronnie Füglister, Silvia Giambrone, Emmanuelle Lainé, Anne Le Troter, Emiliano Maggi, Augustin Maurs, Noha Mokhtar, Mattia Pellegrini, Cesare Pietroiusti, Coralie Rouet, Benjamin Valenza.

Fotografie di Pier Nello Manoni

Selezione di materiali dall’Archivio di scritture scrizioni e arte ir-ritata della cooperativa Sensibili alle foglie