31.05.2017—01.07.2017

Bea Schlingelhoff. Auftrag: No Offence

Mostra personale, Milano

Introduzione

Biografia

Crediti

Immagini

Dates
31.05.2017
01.07.2017
Location
Milano
Category
Mostra personale

Invitare Bea Schlingelhoff a presentare il suo progetto all’Istituto Svizzero a Milano significa dare a questa artista impegnata, insegnante alla ZHdK e all’ECAL, l’opportunitĂ  di mostrare come la posizione dell’artista nel mondo riveli i campi di forza che strutturano la nostra societĂ  contemporanea.
Samuel Gross

“Delle regole della Guardia Svizzera Pontificia fa parte un sistema di punizioni. Chi infrange le regole deve tagliare uniformi dismesse.”
“Soldiers of the Pope”, Felice Zenoni, 2006

Il termine “Auftrag” in tedesco significa “incarico”, “ordine”, ma anche “applicazione”. PuĂČ essere usato tanto per indicare la stesura del colore che per indicare l’incarico di svolgere un servizio o produrre qualcosa. Il Papa Giulio II, fondatore della Guardia Svizzera Pontificia nel 1506, oltre che a due canonici pittori maschi, diede incarico a pittrici rinascimentali donne e clandestine di applicare strati di pittura alle pareti degli edifici in Vaticano.

La Guardia Svizzera, un corpo di mercenari, dunque non soggetti all’obbligo di vestire l’uniforme tipica della loro appartenenza nazionale, ù vestita dei colori del capitale secolare e del potere: l’azzurro carico, il rosso e il giallo dello stemma dei Medici.

C’ù un legame tra l’incarico a un’artista, quello a un soldato e quello a una donna che lavora. Che si agisca per un mercato dell’arte, uno stato nazionale o nel contesto del patriarcato, le condizioni dello scontro sono definite e affermate vigorosamente dall’esterno.

Fino all’abolizione del patriarcato, il lavoro delle donne deve essere considerato pure lavoro mercenario?
Burke/Tuazon/Schlingelhoff

Grazie a: Harry Burke (testi), Francesco Cagnin (traduzioni), Sara Cavicchioli (traduzioni), Max Ehrengruber (design), Gabriele Garavaglia (traduzioni), Chantal Kaufmann (video-edit), Gabriele Spalluto (traduzioni), Oscar Tuazon (testi).

Bea Schlingelhoff (1971, Waiblingen) si Ăš diplomata alla Hochschule fĂŒr KĂŒnste di Bremen, e grazie ad una borsa di studio DAAD ha ottenuto nel 2000 un Master in Fine Arts al California Institute of the Arts (CalArts) di Los Angeles.
Nel 2001/02 ha partecipato al Whitney Independent Study Program a New York e dal 2002 al 2010 ha gestito il progetto Curatorial Studies alla Satellite Academy High School di Manhattan, New York.
Il suo lavoro Ăš stato mostrato, tra altri, a Manifesta 9 a Genk, Belgio; New Jerseyy, Basilea; Honor Fraser, Los Angeles; Museum Villa Stuck, Monaco; Armand Hammer Museum, Los Angeles; MOCA Miami, Miami; Galerie fĂŒr Gegenwartskunst, Barbara Claassen-Schmal, Bremen e al Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid.